Natalizumab promuove la rimielinizzazione nei pazienti con sclerosi multipla


Uno studio ha dimostrato che Natalizumab ( Tysabri ) promuove la rigenerazione e la stabilizzazione del danno a livello della guaina mielinica, che è alla base dei sintomi della sclerosi multipla.

Allo studio hanno preso parte 110 pazienti; è stata impiegata una tecnologia MRI avanzata, denominata Voxel-Wise MTR ( magnetization transfer ratio ) ( VWMTR ) per misurare le lesioni e il normale tessuto cerebrale.

Un totale di 62 pazienti, affetti da sclerosi multipla recidivante, è stato trattato con Natalizumab, mentre 26 pazienti hanno ricevuto Interferone beta-1a ( Avonex ) per via intramuscolare; 22 soggetti sani hanno rappresentato il gruppo controllo.

Il periodo di follow-up è stato di 1 anno.

Non è stata riscontrata nessuna significativa differenza nella riduzione del volume VWMTR in NABT ( normal-appearing whole-brain tissue ) nel corso del periodo osservazionale nel gruppo trattato con Natalizumab e nel gruppo controllo normale.

I pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente in entrambe le terapie hanno mostrato una più alta potenzialità di rimielinizzazione e meno evidente demielinizzazione rispetto ai pazienti con sclerosi progressiva secondaria recidivante.

Il volume dei cambiamenti VWMTR in NABT ( in diminuzione o in aumento ) è risultato quasi 3-5 volte più alto rispetto alle variazioni osservate per il volume delle lesioni in T2.
Questo sta a indicare che il metodo VWMTR potrebbe essere un approccio molto sensibile per cogliere cambiamenti di demielinizzazione / rimielinizzazione nel tempo, rispetto alle misure di volume basate sulle lesioni. ( Xagena2009 )

Fonte: 61st Annual Meeting - American Academy of Neurology, 2009


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